Emergenza Covid-19 raccolta di richieste e segnalazioni dai professionisti
Care colleghe e Cari colleghi,
architetti e ingegneri liberi professionisti
Innanzitutto un abbraccio ai famigliari di chi ci ha lasciato e un augurio di pronta guarigione a coloro che hanno contratto il virus.
Nel cercare di informarvi in merito alle iniziative che stanno promuovendo in Italia le varie associazioni, sia quelle istituzionali come Inarcassa e gli Ordini sia quelle di rappresentanza, mi preme farvi partecipi del nostro impegno ad unirci al coro che con voci diverse sta lavorando per ridurre le conseguenze del contagio che poco o tanto tutti noi stiamo vivendo.
Ho provato ad immaginare le nostre giornate senza virus:
alcuni si sarebbero precipitati in ufficio per selezionare gli impegni, taluni sarebbero corsi in cantiere per i controlli, altri per dare disposizioni in merito alla sicurezza, altri sarebbero corsi in studio per dialogare con i propri collaboratori e organizzare il prosieguo dei progetti, tanti si sarebbero recati presso uffici pubblici per presentare pratiche o discutere di nuove iniziative di trasformazione, alcuni come me avrebbero potuto incontrare i RUP per verificare l’avanzamento dei cantieri pubblici, qualcuno si sarebbe dedicato alla stesura di preventivi di spese tecniche o alla formalizzazione di fatture ai committenti pubblici e privati, e poi relazioni idrauliche, diagnosi energetiche, calcolo della vulnerabilità, verifica di resistenza al fuoco, prevenzione incendi, igiene, organizzazione corsi, istruzione, consulenze tecniche di parte o per i tribunali, preparazione dei documenti per partecipare a bandi, verifica degli esiti, e molto altro ancora.
Oggi quasi nulla di tutto questo, ci corre sperare in qualche telefonata che non ci sarà perché il mondo del nostro lavoro si è pressoché fermato.
I committenti privati sono in attesa e le amministrazioni pubbliche hanno giustamente dovuto occuparsi d’altro.
Intanto il nostro mondo accumula sofferenze in attesa e nella speranza di ottenere un minimo di solidarietà e attenzione come il governo ha promesso.
Penso soprattutto e in primo luogo ai colleghi che ci hanno lasciato, poi a coloro che colpiti dal virus sono stati in ospedale, ad altri che sono stati in quarantena e alla maggioranza che non ha potuto svolgere del tutto o in parte la propria attività.
Per questo mi auguro che tutti noi ci uniamo con forza per pretendere di essere trattati come tutti gli altri lavoratori e ottenere un sostegno equo per le nostre famiglie e le nostre attività professionali.
Nel frattempo qualcosa (troppo poco) è stato fatto sia per quanto riguarda la cassa integrazione sia per quanto riguarda il sostegno ai liberi professionisti.
Tramite il contact-form appositamente predisposto, Vi invito a chiederci delucidazioni e precisazioni in merito alle nuove disposizioni. InArSIND , anche tramite i suoi consulenti, sarà lieto di rispondervi nel merito.
Ci piacerebbe anche condividere con tutti disagi e difficoltà vissuti in questo periodo, pertanto non esitate a indicare quelle sofferenze che potrebbero essere sfuggite o sottovalutate dalle istituzioni.
Un grande augurio da InArSIND
e dal suo Presidente Ing. Sebastiano Moioli
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Autore: - 31/03/2020