
Tra i principali interventi, ha suscitato particolare interesse quello di Carmelo Russo, Presidente Nazionale di INARSIND, che ha posto l’attenzione su due tematiche fondamentali: l’equo compenso e la necessità di promuovere aggregazioni professionali in grado di rispondere alla crescente complessità del mercato.
EQUO COMPENSO:
un principio fondamentale ancora da perfezionare Nel suo intervento, Carmelo Russo ha evidenziato l’importanza della recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato l’importanza di un equo compenso nell’ambito del codice dei contratti pubblici. Si tratta di un punto fermo che tutela la dignità economica dei professionisti, garantendo che il lavoro degli ingegneri e degli architetti venga retribuito in modo adeguato e proporzionato alle competenze richieste.
Tuttavia, il presidente di Inarsind ha espresso perplessità su un aspetto critico della normativa vigente, ovvero la previsione del 35% come soglia di ribasso ritenuta accettabile. “Considerare il 35% un “equo ribasso” non soddisfa il sindacato” ha affermato Russo, sottolineando come una riduzione così elevata delle tariffe rischi di compromettere la qualità della progettazione e penalizzare i professionisti.
Secondo Russo, è necessario lavorare affinché il punteggio attribuito all’offerta economica negli appalti pubblici subisca una revisione significativa. Attualmente, 30 punti su 100 vengono assegnati all’offerta economica, un peso che, a detta del presidente di Inarsind, è eccessivo e spinge le gare d’appalto verso una logica di massimo ribasso, a discapito della qualità del lavoro.
AGGREGAZIONI PROFESSIONALI: IL FUTURO DELLA PROGETTAZIONE
Un altro tema affrontato con forza dal presidente di Inarsind è stato quello delle aggregazioni professionali. La crescente complessità dei progetti e delle normative impone ai professionisti la necessità di unirsi per affrontare sfide sempre più articolate. Tuttavia, secondo Russo, queste aggregazioni devono poter mantenere la flessibilità del lavoro autonomo.
“Alla complessità della progettazione occorre rispondere con aggregazioni professionali che, pur costituite come società, anche di capitali, siano in grado di conservare la duttilità del lavoro autonomo” ha dichiarato il presidente di Inarsind. Questo significa che le Società tra Professionisti (STP) e gli studi associati devono poter operare senza eccessivi vincoli burocratici e fiscali, garantendo la possibilità di collaborazioni fluide e dinamiche tra i professionisti.
Per favorire questa evoluzione del settore, Russo ha proposto un’estensione della flat tax anche ai soci delle STP e degli studi associati. Questo strumento fiscale, già applicato ai liberi professionisti con partita IVA individuale, potrebbe rappresentare un incentivo importante per la creazione di reti professionali più strutturate e competitive.
L’IMPEGNO DI INARSIND PER IL FUTURO DELLA PROFESSIONE
L’intervento di Carmelo Russo alla Giornata della Libera Professione ha ribadito il ruolo di Inarsind come sindacato di riferimento per gli ingegneri e architetti liberi professionisti. La battaglia per un equo compenso realmente adeguato e per un modello di aggregazione professionale più flessibile e sostenibile sono solo alcuni degli obiettivi su cui il sindacato continuerà a lavorare.
In un momento storico in cui la professione tecnica è chiamata a confrontarsi con cambiamenti normativi, digitalizzazione e nuove sfide economiche, è essenziale che i professionisti possano contare su un sindacato forte e determinato a tutelarne i diritti e a promuoverne la crescita. Inarsind continuerà a portare avanti queste istanze nei tavoli istituzionali, con l’obiettivo di costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti i professionisti del settore.